La Sindrome di Bögenhafen, Quando i giocatori si tirano indietro

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Nicto_
view post Posted on 4/9/2012, 18:06 by: Nicto_




CITAZIONE (Sir Gawain @ 4/9/2012, 16:39)
[...]
Non credo di sbagliare nella mia idea di un "contratto di gioco"; del resto se non accetti le sfide che giochi a fare?
E se anche muore il tuo personaggio ne puoi sempre creare un altro... non trovate?

Non so se ho inteso bene quello che vuoi dire Gawain, ma a questo punto come dice Topra, il tutto credo sia da attribuire al cervello con cui i giocatori in questione si avvicinano al gdr.
Partendo dal fatto che tutti, chi più chi meno, tengono al proprio PG e fanno di tutto per mantenerlo in vita, c'è un limite anche alla prudenza... e il giocatore che non accetta rischi fa un torto a sé stesso in primis, perchè sta solo perdendo tempo.
Si, non me ne frega nulla di quanto questa considerazione possa risultare impopolare, per me è così.
Se tutti i players ragionassero in questo modo, D&D non esisterebbe: chi me lo fa fare a rischiare di perdere il mio mago con 2 HP, un pugnale arrugginito al fianco e un misero incantesimo di sonno come uniche armi ?
Io la penso come te ma sarebbe superfluo dirlo... se leggi i pbf a cui partecipo in questo stesso forum te ne renderai conto...
Una cosa del genere comunque non m'è mai capitata in dieci anni e passa di masteraggio.
Penso che già il fatto che l'equazione avventura = soldi = px = potere personale dovrebbe essere sufficiente a smuovere i players e a far accettar loro di correre qualche rischio in più !
Se questo non accade c'è ben poco da fare... più che un uomo armato di pistola, la pistola dovremmo puntarcela contro la tempia e cercare nuovi giocatori :lol:


CITAZIONE (Topramesk @ 4/9/2012, 16:47)
Il problema, Nicto, è che mr Chandler era uno scrittore, non un giocatore di gdr e, al contrario del DM medio, veniva pagato per divertire un pubblico. Per cui sì, doveva trovare un modo per tenere sempre alta la tensione e sempre focalizzate l'attenzione dei lettori, perché era il suo lavoro.
Ora, questo non è quello che io voglio fare quando gioco. Perché richiede un sacco di energie, tempo e fatica. Fortunatamente non è nemmeno necessario che io lo faccia, perché al tavolo ci sono altre persone. E abbiamo tutti lo stesso scopo, ovvero divertirCI.
Per cui possiamo tutti allegramente collaborare per raggiungere questo scopo comune.

Il che non vuol dire che io sia in completo disaccordo con quello che dici. Ma solamente che imho paga molto di più essere chiari fin da subito piuttosto che buttare il peso di ogni cosa sulle spalle del DM.

Se si decide di giocare "alla vecchia" un bel hexcrawl o la classica cittadina col suo dungeon, si collabora tutti insieme perché il gioco riesca al meglio. Il DM ha già un botto di lavoro da fare (ho appena terminato una mini-campagna su una mappa di 16 x 16 esagoni e vi assicuro che popolarla tutta con dungeon, incontri e quant'altro mi ha portato via un bel po' di tempo), vediamo di non dargliene ancora di più.
Visto che i giocatori hanno la sola responsabilità di badare ai loro PG, creare e giocare dei personaggi che agiscano e vadano a cercarsi l'avventura mi sembra veramente il MINIMO. :angry:

Poi, hai ragionissima quando dici che giocarsi il "sandbox" non è per tutti. Ma la soluzione è semplice: non ci si gioca. E' inutile stare a forzare le persone a giocare in un modo che non gradiscono, il risultato è che si annoiano tutti. Per cui si mette d&d sullo scaffale e si gioca a qualcos'altro.
Perché è vero che uno dei compiti del DM è quello di mettere degli ostacoli davanti ai PG, ed è anche vero che proporre ostacoli in base a quello che stanno facendo è un'ottima tecnica, ma... ehi, se sono 3 sessioni che non fanno altro che venir coinvolti in avventure riguardanti i loro investimenti al mercato, forse è un segno che quell'argomento li interessa più dei dungeon. E allora risparmiamoci fatica e giochiamo direttamente a qualcosa che parli di quello.

Ma infatti non avevo ben inteso il problema di Gawain ... alla luce di quanto chiarito da lui sono completamente d'accordo con te, non c'è Chandler che tenga. Se devo farmi il mazzo solo io, non è gdr, è narrazione.
Tuttavia prima di passare ad una soluzione così radicale (cambiare gioco) tenterei perlomeno di trovare un compromesso... per me D&D non è solo Sandbox e Crawl, e personalmente preferirei giocare ad un D&D più 'annacquato' e tendente ai gusti dei Giocatori piuttosto che non giocarci affatto e passare ad altro. Sempre che al Master piaccia, ovviamente: chiaro che anche lui deve divertirsi anzi, è sempre stato il mio motto.
Questione di scelte...
 
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11 replies since 3/9/2012, 16:47   203 views
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